Migliorare e monitorare le Landing Page
Cosa sono e a cosa servono le Landing Page
Le landing page sono le pagine di atterraggio che appositamente pianificate, vengono utilizzare per campagne di lead generation, quindi la creazione di una lista di persone potenzialmente interessate ai nostri prodotti o servizi, oppure direttamente come pagine dove vengono mostrati prodotti o servizi specifici.
Si potrebbe dire che ogni sito web che intende promuovere qualcosa, ha bisogno di una landing page: l’iscrizione alla newsletter, la richiesta di contatto per maggiori informazioni sul servizio o la vendita di un prodotto, hanno tutti bisogno di pagine appositamente create per perseguire un obiettivo specifico.
Nei miei precedenti articoli già ho accennato più volte all’importanza delle L.P. e come crearle, in questo articolo voglio farti capire perché è importante migliorare e monitorare costantemente questo tipo di pagine.
Ottimizzazioni, best practices e analisi
Una volta create le landing page e messe online, dobbiamo studiare come i visitatori si comportano su di esse. Questo ci permetterà di capire se e quando apportare modifiche per eventuali migliorie.
Se la nostra L.P. non ci porta i risultati sperati, evidentemente abbiamo sbagliato qualcosa o stiamo offrendo un contenuto non pertinente con le ricerche delle persone.
I problemi da individuare possono essere veramente molteplici, ed individuare la soluzione richiede ore ed ore di studio, modifiche e accorgimenti: colori, immagini, significato e disposizione dei testi possono essere tutti elementi che possono indurre al successo di una pagina.
Per progettare questo tipo di pagine, bisogna creare un percorso che le persone devono fare per completare l’obiettivo, il nostro compito sarà in primis cerare di comprendere chi desideriamo coinvolgere su questo tipo di pagine e come possiamo creare dei contenuti per questo tipo di persone, un altro passo sarà quello di semplificare il più possibile il percorso che porterà alla conversione.
Ottimizzazione
Diventa utile eliminare i dettagli superflui, ossia tutti gli elementi che possono distrarre i visitatori dal compiere la scelta.
Link che portano a pagine interne o ancor peggio all’esterno del sito, non servono. Bisogna concentrare tutto in un unica pagina.
Se il nostro obiettivo e far lasciare i dati, bisognerà ottimizzare il form nel migliore dei modi possibili. Basterà chiedere solo le informazioni necessarie, ogni campo in più da compilare, potrebbe essere un motivo di abbandono del form.
Attraverso il CSS è possibile eliminare i dettagli di alcune pagine, tutti gli elementi che possono distrarre i visitatori dal compiere la scelta.
Anche gli errori di compilazione vanno correttamente formattati, indicando che il form non è stato ancora inviato e cosa fare per continuare.
Nei form vanno impostati anche i messaggi correttamente inviati o redirect alla pagina di ringraziamento.
Per creare una buona pagina di atterraggio, devi metterti nei panni della persona che arriverà sul sito dopo una ricerca o dopo aver cliccato su un annuncio, dovrai cercare di prevenire e saper rispondere a tutte le possibili domande che possono sorgere, eliminando le incertezze, in questo modo spingerai i visitatori alla conversione.
Riprova sociale
Il principio della riprova sociale è semplice: le persone tendono a seguire il comportamento già adottato da un gruppo di altri individui.
Le recensioni ne sono una prova.
Esporre le recensioni può aiutare le persone a prendere una scelta più velocemente, perché le persone tendono per istinto a fidarsi di ciò che gli altri hanno scritto.
Obiettivi e A/B Test
Per valutare se una determinata pagina ci sta portando risultati, sempre in Google Analytics, possiamo impostare degli obiettivi, che si completeranno quando il visitatore compie una determinata azione come potrebbe essere inviare il form di richiesta.
Può essere utile creare più versioni di una singola pagina: attraverso l’A/B test è possibile pubblicare due versioni della stessa pagina, che a rotazione, si alterneranno tra loro decretando il successo di una delle due, ossia quella che riuscirà a portare più conversioni.
Attraverso Google Analytics, nella sezione “comportamento > esperimenti”, è possibile creare dei test collegati a specifici obiettivi.
Analisi
A volte, anche quando abbiamo creato le nostre pagine seguendo tutte le best practices, scopriamo che questa non converte abbastanza. In questo caso dobbiamo risalire a monte per capire che tipo di errore abbiamo fatto.
Se stiamo considerando i visitatori che vengono da annunci di una campagna AdWords, ad esempio, il problema potrebbe trovarsi nell’intenzione di chi cerca un determinato servizio o prodotto, e cosa gli vogliamo offrire noi per quelle determinate parole chiave che abbiamo scelto.
Non è un percorso semplice, le landing page vanno sempre monitorate e modificate.
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